giovedì 29 dicembre 2011

1890: il massacro di Wounded Knee


Il Massacro di Wounded Knee è il nome con cui è passato alla storia un eccidio di Miniconjou, un gruppo di Lakota Sioux da parte dell'esercito degli Stati Uniti d'America commesso il 29 dicembre 1890 nella valle del torrente Wounded Knee.

Negli ultimi giorni del dicembre 1890, la tribù di Miniconjou guidata da Piede Grosso, alla notizia dell'assassinio di Toro Seduto, partì dall'accampamento sul torrente Cherry per recarsi a Pine Bridge, sperando nella protezione di Nuvola Rossa.
Il 29 dicembre furono intercettati da quattro squadroni di cavalleria Settimo Reggimento guidato dal maggiore Samuel Whitside, che aveva l'ordine di condurli in un accampamento di cavalleria sul Wounded Knee. 120 uomini e 230 tra donne e bambini furono portati sulla riva del torrente, accampati e circondati da due squadroni di cavalleria e sotto tiro di due mitragliatrici Hotchkiss. Il comando delle operazioni fu preso dal colonnello James Forsyth e l'indomani gli uomini di Piede Grosso, ammalato gravemente a causa di una polmonite, furono disarmati. Coyote Nero, un giovane Miniconjou sordo, tardò a deporre la sua carabina Winchester, fu circondato dai soldati e, mentre deponeva l'arma, partì un colpo a cui seguì un massacro indiscriminato. Il campo venne falciato dagli Hotchkiss ed i morti accertati furono 153. Secondo una stima successiva, dei 350 Miniconjou presenti, ne morirono quasi 300.
Venticinque soldati furono uccisi, alcuni probabilmente vittime accidentali dei loro compagni.
Dopo aver messo in salvo i soldati feriti, un distaccamento tornò sul campo dove furono raccolti 51 indiani ancora vivi, quattro uomini e 47 tra donne e bambini. Trasportati a Pine Bridge, furono in seguito ammassati in una chiesetta ove (per gli addobbi natalizi) si poteva leggere la scritta: « Pace in terra agli uomini di buona volontà. »

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