sabato 1 ottobre 2011

Spaccia che ti passa...vigile urbano




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Il reato penale di spaccio di stupefacenti, per i giornalisti de "l'Adige", si tramuta in "cessione" nel caso in cui il condannato sia un'appartenente della polizia municipale. Ci domandiamo quindi se forse sarebbe più corretto definire il reo "cedente" di droga, anziché "spacciatore" a questo punto. A proposito di utilizzo di un lessico appropriato ed obiettivo nel contesto giornalistico, facciamo notare la manipolazione delle parole nel caso in cui a spacciare si tratti di ragazzi qualunque, oppure di un rappresentante delle forze dell'ordine. Il fatto che il vigile urbano in questione "cedesse" hashish di tanto in tanto ad amici e conoscenti non cambia la gravità del gesto. Se inoltre si considera che non è chiaro se il soggetto continuerà ad esercitare la professione, in quanto dipende dal giudizio del corpo dei vigili, ci viene il dubbio su come le istituzioni intendano far rispettare le leggi se persino i tutori delle stesse non le rispettano. Complimenti, bell'esempio di moralità e coerenza.


Edoardo Regis

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