domenica 28 agosto 2011

Arco contro il circo con animali

il Trentino 28\08\2011


Lungi da Arco il circo con animali

Consiglieri e associazioni chiedono al sindaco di emettere un’ordinanza
Provvedimento lecito che rispetta la legge nazionale Si chiede anche una presa di posizione sulla vivisezione

ARCO. Arco potrebbe essere il primo comune in Trentino a fregiarsi del titolo di «città animalista» perché contrario alle esibizioni e allo sfruttamento degli animali nei circhi e alla vivisezione. Una pura dichiarazione d’intenti? No, se alla mozione presentata da tre consiglieri comunali seguirà un’ordinanza, e se poi questa sarà fatta rispettare. Non come la legge nazionale, che se fosse davvero applicata, di fatto obbligherebbe tutti i circhi a fare a meno nei loro spesso patetici spettacoli di leoni e tigri, elefanti e orsi.
Ma questa, come tante altre leggi italiane, purtroppo, rimane lettera morta. Perciò gli animali usati dai circensi sono costretti a vivere in spazi limitati e inadatti, in gabbie e container angusti e soffocanti, bloccati per giorni interi da catene e corde. Per non parlare delle violenze cui vengono sottoposti nei centri di addestramento e ai maltrattamenti quotidiani - pugni, uncinate, frustate, bastonate - che li aspetta al circo, dove tutto ciò che gli viene richiesto di fare è contrario alla loro natura.
Una realtà, questa, contro la quale si schierano i tre consiglieri di maggioranza Tommaso Ulivieri (Sinistra Unita), Ricki Zampiccoli (Verdi) e Roberto Vivaldelli (Idv). La mozione è però il risultato di un processo decisionale durante il quale gli estensori sono stati affiancati e sostenuti, oltre che dall’assessore all’ambiente Floriani e dal veterinario dell’Asl e assessore della Comunità di valle De Guelmi, da Lega antivivisezione, Sel (Sinistra Ecologia Libertà) e Associazione difesa animali di Arco. A quest’ultima, che ha sempre protestato ad ogni arrivo del circo ad Arco, si deve lo stimolo iniziale a creare uno strumento di tutela davvero efficace.
Ieri nel corso di un incontro con la stampa, i tre consiglieri e i rappresentanti delle associazioni hanno illustrato gli scopi della mozione, nella cui premessa si citano i numerosi atti - leggi, decreti, circolari ministeriali, regolamenti, disposizioni e documenti vari - il più delle volte disattesi ma in base ai quali sarebbe del tutto lecito, da parte del sindaco, vietare attraverso un’ordinanza spettacoli o esposizioni con animali che una direttiva del Cites (Commissione scientifica internazionale) giudica incompatibili con essi: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci diurni e notturni. Al fine di valutarlo prima dell’attendamento, al circo è richiesto di presentare domanda e documentazione 40 giorni prima.
La mozione, come accennato, è volta anche a vietare la presenza nel comune di laboratori che praticano la vivisezione e l’insediamento di animali ad essa destinati; a promuovere iniziative affinché in Italia e nella Cee venga salvaguardato il benessere degli animali vertebrati utilizzati a fini sperimentali.

***
Non si dimenticano di nessuno?

Nessun commento:

Posta un commento