domenica 3 aprile 2011

Nessuno spazio allo sport




Palestre insufficienti e pure a costi altissimi

ALTO GARDA 02/04/2011 - Con la sinistra ti danno per poi toglierti con la destra (o viceversa, se preferite). Ovvero, l'ente pubblico (che sia Comune, Provincia o Regione) sovvenziona in misura «ics» una società sportiva ma poi per affittarti la struttura, che altro non è che una palestra, indispensabile per svolgere la tua attività ti chiede «ics più ypsilon». Il che ha un po' dell'assurdo. Eppure accade. Con l'aggravante che tutte le società sportive devono fare i conti con una carenza ormai cronica di strutture e una domanda che cresce di anno in anno.
La «Pallavolo C9», unica società comprensoriale di volley e sodalizio storico e di prestigio dell'Alto Garda, ha deciso di rompere gli indugi e nei prossimi giorni distribuirà, oltre che a tutti gli atleti e alle loro famiglie, a sindaci, assessori e consiglieri comunali di Riva e Arco un opuscolo-indagine che fotografa la situazione finanziaria del club e mette in evidenza proprio queste contraddizioni.
Ancora più marcate se si pensa che, ed è il caso proprio della Pallavolo C9 (più di 300 tesserati, oltre 100 iscritti al minivolley, 400 famiglie coinvolte, il 70% degli atleti in quota femminile), il contributo pubblico ammonta a 30.000 euro all'anno ma negli stessi dodici mesi i Comuni chiedono 43 mila euro per l'affitto delle palestre. Dalla scuola elementare di Arco all'Alberghiero di Varone, dal liceo Maffei e al «Floriani» di Riva.
«Il problema più rilevante che ci troviamo ad affrontare è quello dell'insufficiente disponibilità di palestre ed il loro altissimo costo - scrivono i componenti del consiglio direttivo, guidato dal presidente Flavio Narciso - Riteniamo che su questo tema le amministrazioni pubbliche possano intervenire a tutela di tutte quelle società sportive che, come la nostra, si dedicano con la massima attenzione allo sviluppo del settore giovanile». Un grido d'allarme che si accompagna ad un'«operazione trasparenza», «anche perché crediamo siano pochi quelli che tra atleti, famiglie, sostenitori, etc. - prosegue il direttivo - sanno dove vanno a finire i soldi che il nostro sodalizio ha a disposizione».

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La speculazione toglie la vita della tua città.

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