martedì 19 aprile 2011

Si scrive acqua. si legge vita


L'acqua che manca, scarseggia, si spreca, s'inquina e alimenta un modello di sviluppo che in sessant'anni ha dimezzato le risorse idriche del pianeta. E' la "crisi mondiale dell acqua" che porta l'Onu a denunciare la mancanza di servizi sanitari di base per oltre 2 miliardi di persone(1/3 della popolazione mondiale) e la morte per dissenteria di oltre 4000 bambini ogni giorno!

Vent'anni di sbornia di mercato e di martellamento da parte della Banca Mondiale, del Fondo monetario internazionale(Fmi) e Organizzazione mondiale del commercio(Wto) hanno trasformato un bene,pubblico e comune, in un prodotto commerciale.

Spaventoso pensare che la nostra soppravivenza è posta nelle mani di un privato; gli amanti degli scenari apocalittici vedono gia un futuro in cui la nostra vita dipenderà da questi nuovi "signori dell acqua"(il petrolio del futuro)e le guerre si svolgeranno per accaparrarsi bacini idrici.Facendo un passo in dietro torna lecito e doveroso che i legislatori ed amministratori si pongano le seguenti domande:

  • Può il mercato garantire il diritto all'accesso all'acqua a tutti gli esseri viventi e per tutti gli usi umani vitali?

  • Può il mercato ispirare una politica di tutela e risparmio della risorsa naturale in crisi?

  • Può "L'IMPRENDITORE-PRODUTTORE" prescindere dal vendere sempre più acqua e dal cercare di realizzare il suo migliore profitto?

Mentre città importanti come Parigi, Berlino statalizzano questo bene naturale, il nostro paese ha decretato che entro il 2011 ogni comune debba privatizzare il servizio idrico(che tra l'altro si è costituito e mantenuto negli anni con le tasse dei contribuenti,ovvero pure noi "dovremmo" esserne proprietari).


Il 12 e il 13 Giugno si voterà il referendum per la statalizzazione dell'acqua, ACQUA BENE COMUNE!

Chi governa l'acqua , governa la Terra. E chi governa i rubinetti?

Il futuro è nelle TUE mani, non fartelo scappare anche questa volta!


Lorenzo Tonini


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