lunedì 25 aprile 2011

Fasciofobia #2



"Dire che è tornato il fascismo è certamente esagerato. È invece vero che sono tornati i fascisti. Il ministro La Russa e Maurizio Gasparri, presidente del gruppo Pdl del Senato, sono certamente fascisti. Il sindaco della capitale è fascista. Il nostro senatore Cristano de Eccher lo è e non lo nasconde. Storace, che è una costola del governo, mena vanto di esserlo. E potrei continuareÈ questo il rischio insito nel sistema democratico. Se avessero vinto loro, gli antifascisti sarebbero al confino, in galera, addirittura assassinati, comunque con la bocca tappata. Per fortuna ha vinto l'antifascismo, cioè la democrazia e la Repubblica, e quindi, in omaggio al principio di tolleranza, può accadere ciò che è accaduto. Però è un sintomo allarmante. Se è potuto verificarsi questo sconcertante rigurgito, significa che il veleno scorre ancora nelle vene del nostro popolo. Era già successo negli anni '20, poiché è certo che il primo Mussolini godeva di consenso popolare, e purtroppo il fenomeno si ripete, anche se c'è da sperare che ora gli anticorpi democratici riescano a prevalere. Perché ciò avvenga è necessario che la coscienza pubblica sia avvertita e maturi una piena consapevolezza del pericolo che incombe. Tutto è cominciato, come allora, con la comparsa di un personaggio carismatico. Come avviene in questi casi il senso critico delle persone si offusca, si diffonde una sorta di innamoramento che porta il cittadino ad identificarsi con il capo, divenendone suddito. I problemi gravi della comunità nazionale non vengono risolti, ma prevale la fede nel leader miracoloso, potente di suo, abile imbonitore, dotato di vasti mezzi di comunicazione di massa. L'opposizione non dispone di facili soluzioni ai problemi reali, posto che facili non ne esistono, è negata ad usare favole incantatrici, ed è frazionata nel tipico pluralismo democratico. Ciò che rende difficile il profilarsi di una alternativa convincente. Pullulano invece piccoli scandalosi episodi rivelatori di una velleità restauratrice che non vanno sottovalutati. La minaccia all'insegnamento pubblico colpevole di inculcare nelle menti dei giovani idee sovversive. La proposta di equiparare ai fini pensionistici i repubblichini ai partigiani. I tentativi di limitare le trasmissioni televisive di opposizione. L'equiparazione dei pm di Milano alle Brigate Rosse. La proposta di de Eccher di abolire il divieto di ricostituire il partito fascista. Scilipoti che per il suo programma ricopia un testo fascista. La modifica dell'articolo 1 della Costituzione per affermare che la sovranità spetta al Parlamento composto di personale designato dalle segreterie dei partiti. E soprattutto la costante e plateale predicazione di Berlusconi, che non è un de Eccher qualsiasi, ma il Capo del governo, l'espressione dominante di questa minacciosa tendenza, che punta a riformare la Costituzione per costruire un ordinamento che corrisponda, anche nella forma, alla sostanza del suo dispotismo demo-plutocratico. La liberal-democrazia non si conquista una volta per sempre. Occorre difenderla ogni giorno, per proteggerla dalle degenerazioni che possono snaturarla. "

Renato Ballardini Avvocato, già deputato del Parlamento italiano ed europeo


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Ahahahahahahah! E il papa nazista e gli alieni nazimaoisti?
rimando obbligato: http://rivanonconforme.blogspot.com/2010/01/fasciofobia.html
...pietà...

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