giovedì 26 gennaio 2012

1887 - La Termopili d'Africa


La battaglia di Dogali

In questi giorni siamo spettatori dell'ennesimo circo mediatico ,una gara delle miserie umane; in troppi "sputano" sulla nostra nazione ed il nostro popolo. Ci accusano di vigliaccheria, mancanza d'onore, arrivismo ,ci chiamano pizza e mandolino, cliche' che mai ci sono appartenuti. Rigetto totalmente tali definizioni o accuse e ci tengo a raccontare un accadimento che celebra il suo anniversario proprio il 26 gennaio 1887 ed è definito Termopili d'Africa, a testimonianza del coraggio e dello spirito italiano.

Su una collina che costeggia il torrente Dogali in Eritrea, cinquecento soldati italiani sono circondati da diecimila Abissini pronti a sterminarli. Ma cosa ci fanno li? Tutto è cominciato due anni prima con l'occupazione del porto di Maua sul Mar Rosso dal momento che nel 19° secolo il colonialismo è un esigenza per le potenze europee a caccia di nuovi mercati.
I 500 soldati sono in marcia verso la fortezza Saati assediata dai "nemici", hanno l'ordine di liberarla o resistere fino all'ultimo uomo. A pochi km dalla fortezza vengono intercettati ed assaliti dall'esercito di Ras Alula, non hanno alcuna speranza, lo sanno bene,nessuno scappa, si dispongono in quadrato e resistono fino all'ultimo uomo, fino all'ultimo proiettile per poi passare alla baionetta. A notte fonda la collina sarà cosparsa da una marea di cadaveri; un'Italia avventata nei politici e negli alti comandi, ma eroica nei suoi soldati e ufficiali che moriranno per non venire meno ad un giuramento.

Sostituiamo il nostro lamentarci e frignare con l'essere esempio per una Nazione allo sbando.

Lorenzo

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