domenica 21 agosto 2011

Un progetto che ha dato buoni risultati


Il presidente di Bas chiede e ottiene la chiusura della sede

Chiusa. Provvisoriamente. In attesa di sviluppi. Luca Bombardelli, il 23enne presidente dell'associazione «Bas», il circolo culturale perquisito dai Carabinieri, si è rivolto all'amministrazione comunale per chiedere la chiusura della sede. La Giunta lo ha accontentato, anche se un'analogo provvedimento era già nell'aria, ma il fatto che sia stato il ragazzo a sollecitarla è un segnale incoraggiante. La sede si trova al secondo piano di una palazzina di proprietà comunale messa gratis a disposizione del sodalizio. Una volta ospitava la stazione dell'Arma. Secondo i Carabinieri presso la sede di «Bas» (che conta oltre cento soci) «si compivano numerosi scambi di dosi». Nel corso della perquisizione (che ha dato esito negativo) i militari hanno anche rilevato «la totale mancanza di rispetto da parte dei frequentatori di un fabbricato pubblico, nonché incuria dell'ordine dei locali».


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Il sindaco Fravezzi «Normali verifiche sulle attività svolte»


L'associazione «Bas» è nata 5 anni sulla base di un progetto «pubblico» mirato che puntava ad agevolare le aggregazioni giovanili. È presieduta dal Luca Bombardelli, 23 anni, socio fin dall'inizio: «Non sono sorpreso - ammette - Lo sono di più. E mi sento anche un idiota perché se è tutto vero, io non mi sono accorto di niente. E non va bene dato che io sarei il presidente». «Però - fa sapere - faccio fatica a credere che certe cose succedessero: ai nostri incontri ci sono mamme e genitori». Circa l'incuria spiega: «C'erano delle lattine di birra e un po' di disordine - precisa - ma un paio di informatici che stanno portando avanti un progetto negli ultimi tempi hanno lavorato dodici ore al giorno». Il sindaco Vittorio Fravezzi aggiunge: «L'attività è sottoposta a normali verifiche - dice - tant'è vero che abbiamo fatto cancellare alcuni murales. Sarebbe un peccato che venisse minata la fiducia della pubblica amministrazione per un progetto che ha dato buoni risultati».

fonte: l'Adige 20/08/2011

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Spacciano nel centro giovanile e sono nel direttivo dell'associazione che lo gestisce "tra sudiciume e sporcizia": clientelismo e amichetti in questo trentino capitale della mafia politica.
Se nessuno sapeva nulla o mentono, o sono totalmente rincoglioniti, oppure non sono in grado, chi di gestire uno spazio, chi di assegnarlo.

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