venerdì 26 agosto 2011

La verità ti fa male

l'Adige 26\08\2011

«Blitz» CasaPound, il Comune farà delle verifiche legali

DRO - L'amministrazione comunale di Dro minaccia azioni legali, non escludendo di far verificare il contenuto non solo dello striscione («L'erba del Comune è sempre più verde»)esposto presso il municipio ma anche il testo del volantino che ha accompagnato il «blitz» degli attivisti di «CasaPound». «Ci preme sottolineare - si legge in una nota dell'amministrazione - in ordine a quanto apparso sui giornali nella giornata di mercoledì 24 agosto, il cattivo gusto del gesto, disinformativo e per nulla educativo i cui contenuti ci riserviamo in ogni caso di far verificare in sede legale». L'avvertimento pubblico non potrebbe essere più chiaro: «Diffidiamo "Casa Pound" dall'associare l'istituzione comunale ad episodi di cronaca nera o a delle vicende penali che riguardano singole persone». «Va detto - prosegue il documento - che Dro è da molto tempo un esempio virtuoso di adeguate politiche sociali, portate avanti con determinazione da questa amministrazione comunale. In questa logica le associazioni cui il comune concede l'utilizzo di spazi sono una ventina circa, tra bande, comitati, associazioni di solidarietà, musicali e sportive, gruppi e circoli della terza età. Tra queste anche l'associazione "Bas" ( la sede nella foto ) nata nel 2006 a seguito di una serie di incontri con giovani del comune che manifestavano la volontà di vivere un' esperienza associativa con precisi finalità di prevenzione del disagio giovanile». L'iniziativa era servita per creare«un contesto sociale che ha di fatto tolto molti ragazzi dalla strada permettendo loro di crescere sia sul piano sociale che personale. Grazie anche al piano giovani di zona, molte delle nostre associazioni si trovano oggi a presidiare forme di quell'emarginazione giovanile, rischio sempre presente in ogni comunità». «Un mondo di associazioni giovanili (tra cui Bas, Sonà) - osserva in conclusione l'estensore del comunicato a nome dell'amministrazione - vivo e propositivo quindi, che non può, in ogni caso a tutt'oggi, essere messo in relazione alle note vicende investigative in corso. Il tema è dunque delicato e va affrontato con serietà e prudenza. Per chiudere, se invece che alla bassa speculazione politica "Casa Pound" fosse più attenta alle reali esigenze delle fasce giovanili delle nostre comunità, potrebbe mettersi al servizio di migliori cause».




il Trentino 26\08\2011

«Striscione di cattivo gusto»

Il Comune di Dro risponde piccato a CasaPound

DRO. Com’era preventivabile, l’amministrazione comunale di Dro non ha gradito lo striscione (“L’erba del Comune è sempre più verde”) piazzato con tanto di finto mercatino della droga davanti al Municipio da parte di attivisti di Casa Pound a commento del presunto legame tra centro sociale droato e spaccio di stupefacenti.
«Ci preme sottolineare - scrive la giunta in una nota - il cattivo gusto del gesto, disinformativo, per nulla educativo e i cui contenuti ci riserviamo di far verificare in sede legale. Pertanto diffidiamo “Casa Pound” dall’associare l’istituzione comunale a episodi di cronaca nera o a vicende penali che riguardano singole persone». Dopo aver sottolineato che Dro è esempio virtuoso di politiche sociali («con molte delle nostre associazioni - Bas, quella “incriminata”, compresa - che si trovano oggi a presidiare forme di emarginazione giovanile»), Fravezzi e i suoi assessori affermano che il mondo associativo giovanile della zona «non può in ogni caso a tutt’oggi essere messo in relazione alle vicende investigative. Il tema è dunque delicato e va affrontato con serietà e prudenza: se invece che alla bassa speculazione politica Casa Pound fosse più attenta alle reali esigenze delle fasce giovanili delle nostre comunità, potrebbe - conclude il comunicato - mettersi al servizio di migliori cause».


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Innanzitutto questi individui dovrebbero pensare a come controllare le loro di stanze invece di spendere tempo e denaro in legali.
Comodo inoltre spostare l'attenzione su CP quando il problema (peraltro evidenziato in tutte le testate locali) del giro di droga che avveniva nelle sale comunali non è certo di CP.
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La Replica di CasaPound Italia:

DRO, 26 Agosto – CasaPound Italia replica per mezzo del suo segretario alle dichiarazioni del sindaco di Dro riguardo i fatti che hanno coinvolto l’associazione “Bas”.
“Le reazioni dell’amministrazione di Dro sorprendono. – scrive Alessandro Marocchi, responsabile provinciale di CasaPound Italia – E’ probabile che il signor sindaco non si renda conto della gravità di quanto accaduto. Un membro del direttivo dell’associazione “Bas” è stato trovato dai carabinieri con le “mani nella marmellata”. All’associazione il comune ha concesso uno spazio pubblico che ultimamente veniva utilizzato anche per lo smercio di sostanze stupefacenti, da quanto risulta dalle intercettazioni ambientali degli inquirenti.”.”Affermare che vi saranno delle verifiche legali per la nostra azione è alquanto esilarante in questo momento – prosegue Marocchi – Questo è un atteggiamento tipico da politicanti: fare i garantisti con i propri e i giustizialisti con gli altri. Se lo scandalo accade tra le proprie fila l’errore è del singolo, se capita agli avversari sono tutti colpevoli”. “Il punto qui è che il comune ha dato la fiducia della cittadinanza a persone che sfruttavano spazi pubblici per spacciare – conclude Marocchi – Invitiamo il signor sindaco e la sua giunta a fare autocritica anziché attaccare la nostra associazione e a preoccuparsi maggiormente del bene comune”.

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