venerdì 18 febbraio 2011

Soldi in Discarica


Arrivano 16milioni di Euro
per "migliorare" la discarica


Su proposta del vicepresidente e assessore ai lavori pubblici Alberto Pacher, la giunta provinciale ha stanziato proprio ieri mattina circa 16 milioni di euro per mettere in sicurezza e ampliare la discarica comprensoriale della Maza. Lo stanziamento provinciale rientra nel terzo aggiornamento del piano degli investimenti nel settore delle opere igienico-sanitarie 2009-2013 che ammonta complessivamente, e quindi sull'intera scala provinciale, a poco meno di 60 milioni di euro. Qui c'è anche la copertura finanziaria per tutta quella serie di opere di cui necessita la vecchia discarica comprensoriale, teatro soprattutto in questi ultimi due anni di episodi poco "confortanti" sotto il profilo ambientale e oggetto anche di particolari attenzioni anche da parte della magistratura. La delibera che comprende il finanziamento degli interventi per la Maza è stata approvata come detto ieri mattina, poche ore dopo l'ormai consueto vertice mensile tra i responsabili provinciali e la giunta della Comunità di Valle che si è svolto nel tardo pomeriggio di mercoledì. In quella sede c'erano il vicepresidente provinciale Pacher, il presidente della Comunità Valandro e l'assessore Michela Calzà che ha la specifica delega al «ciclo rifiuti e alla discarica della Maza». La cifra stanziata dalla Provincia comprende anche il cosiddetto «capping», l'intervento di copertura definitiva del lotto 1 (ora dismesso) progettato per prevenire l'intrusione delle acque meteoriche all'interno del corpo rifiuti e per evitare la fuoriuscita di gas dalla discarica. In prima battuta, ma bisognerà attendere ancora un paio d'anni, copertura e piantumazione riguarderanno 5-6 ettari del primo lotto che si estende complessivamente per quasi il doppio di superficie. Nel frattempo comunque, come ci ha confermato ieri lo stesso assessore Michela Calzà, la Provincia provvederà con risorse proprie (circa 300.000 euro il costo dell'operazione) alla coperta con teli provvisori della cosiddetta «vasca Broz» del primo lotto che consentirà tra le altre cose lo sgrondo delle acque meteoriche. Mentre per l'intervento di «capping» vero e proprio il progetto definitivo dovrebbe essere pronto nel giro di qualche mese. Così come a maggio, con spesa di circa 200 mila euro sempre a carico della Provincia, dovrebbe essere ultimato il progetto della vasca di raccolta del percolato da 600 metri cubi. È in fase di progettazione anche l'intervento di carotaggio sempre del lotto 1 per avere dati definitivi e certi circa i livelli di inquinamento del terreno dove negli anni sono stati depositati milioni di tonnellate di rifiuti. Dovrebbero partire invece entro la fine di marzo altri due interventi considerati importanti per mettere in sicurezza la situazione del sito: lo spostamento della cabina elettrica (costo sui 480 mila euro) e la realizzazione di una vasca sperimentale di trattamento del percolato. Per il momento appunto «sperimentale» ma che se dovesse dare i risultati sperati consentirebbe, attraverso il trattamento del famigerato percolato, di abbattere del 30-40% i costi che oggi bisogna sostenere per chiudere il ciclo.

Paolo Liserre
L'Adige 18/02/2011

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Perchè pensare oggi quello che puoi procrastinare (a caro prezzo) fino a domani?

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