venerdì 31 dicembre 2010

Diari dal Kosovo

"Diario di viaggio dal Kosovo"
Gianluca Iannone racconta la missione di CasaPound Italia e l'Uomo Libero tra i serbi di Pristina



Roma, 27 dicembre - Il Kosovo soffre di una cronica mancanza di energia, e a farne le spese sono in primo luogo le minoranze non albanesi che, dalla fine della guerra, vivono in uno stato di insicurezza costante: da un lato vittime di forti tensioni sociali di stampo etnico che sfociano quasi quotidianamente in atti di violenza, soprusi e ingiustizie, dall’altro ostaggio dell’ente albanese che gestisce la rete elettrica del paese.

Negli ultimi inverni, come in quello appena cominciato, molti villaggi sono stati costretti a subire la mancanza di corrente elettrica per periodi prolungati: case, scuole, ospedali sono rimasti senza energia anche per settimane, con le conseguenze facilmente immaginabili in termini di sicurezza e qualità della vita. E’ il caso ad esempio di Osojane e Kosovska Kamenica, le due enclavi dove è nato ‘’Accendiamo la speranza’’, un progetto portato avanti dall’associazione l’Uomo Libero in collaborazione con il Ministero per Kosovo e Metohija (Belgrado), l'Ambasciata Serba in Italia, la Comunità Giovanile di Busto Arsizio, la scuola primaria ‘R.Tasic’ di Osojane e l’ospedale Gnjilane di Kosovska Kamenica.

‘’Accendiamo la speranza’’ intende offrire un aiuto concreto alle minoranze del Kosovo attraverso la fornitura di generatori elettrici proprio alla scuola di Osojane e all’ospedale di Kosovska Kamenica perché rendere autosufficienti dal punto di vista energetico queste due strutture significa innanzitutto garantire il pieno esercizio dei diritti umani delle minoranze etniche, e in particolar modo di quelli relativi alla salute e all’educazione.

E’ nell’ambito di questa iniziativa che domani parte una missione per il Kosovo di CasaPound Italia e dell’Uomo libero: poche persone, armate solo di coraggio e della voglia di conoscere dalla viva voce di chi le abita la drammatica situazione che stanno vivendo le due enclavi serbe in terra kosovara. Della delegazione in partenza fa parte anche il presidente di Cpi Gianluca Iannone, e sarà lui a raccontare nel suo ‘Diario di viaggio dal Kosovo’ le storie di queste minoranze vessate e le realtà complesse della ex Jugoslavia - da Belgrado a Pristina, passando per Sarajevo – attraverso testi, immagini e interviste.

L’appuntamento è ogni giorno alle 13.30 su Radiobandieranera (www.radiobandieranera.org) e alla stessa ora sulle pagine facebook di CasaPound Italia e di Gianluca Iannone e sul sito www.casapounditalia.org.


I PUNTATA

"Belgrado è stata definita moderna, trendy, metropolitana, underground, grintosa e pulsante. Belgrado è infatti una grande capitale culturale ma anche una città ricca di occasioni di svago e con una vivace vita notturna. Una capitale dall'architettura confusa ma interessante a metà tra lo stile socialista e lo stile bohemiene della dominazione austroungarica". Questo è quello che dice la guida turistica di Belgrado. Forse quello che ci sta raccontando è quello che tutte le guide turistiche dicono di ogni città d'Europa. Quella stessa Europa un po' stanca, distratta e facchina che abbandona tanto i suoi figli quanto il loro stesso diritto al futuro.

continua...

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