lunedì 15 novembre 2010

Mezzo pieno, mezzo vuoto



ALTO GARDA 15/11/2010 - La «Maza» torna a far parlare di sè. E nel peggiore dei modi. Dopo quella del dicembre scorso, una nuova "fuga" di percolato ha messo in allarme le forze della protezione civile altogardesana. Si è verificata tra sabato sera e ieri mattina e questa volta la colata non proviene dalla parte più recente della grande discarica - da dove l'anno scorso era filtrata una grande massa di materiale inquinante - bensì dalla parte più datata del catino, distante circa 400 metri dalla precedente, più verso Linfano.

Grazie alla mobilitazione degli uomini della Forestale altogardesana e all'intervento dei vigili del fuoco di Arco e di Dro, la falla è stata il più possibile contenuta. L'allarma è scattato ieri mattina e in pochi minuti sul posto era già arrivato l'ispettore capo della Forestale, Ezio Berteotti, con altri due uomini del corpo. Che poi hanno fatto intervenire i vigili del fuoco di Arco e quelli di Dro in sostegno, per arginare il percolato con i sacchetti di sabbia.

Solo con i risultati degli accertamenti fisico-chimici sarà possibile capire la gravità della situazione. «Siamo pittusto preoccupati - diceva ieri il comandante Berteotti - quello che abbiamo visto è un percolato anomalo, molto più denso dei precedenti. Un dato poco rassicurante. Non sarà facile capire da dove sia filatrato e perché. Ma soprattutto dobbiamo cercare di capire al più presto cosa potrebbe accadere quando ricomincerà a piovere. Nei prossimi giorni sono annunciate precipitazioni anche in zona». Di quanto rinvenuto ieri mattina alla «Maza» è stata informata anche la Procura della Repubblica di Rovereto, che già si era interessata degli episodi precedenti. Nonostante il tempestivo intervento della protezione civile - che è riuscita a ridurre significativamente la quantità di sostanza finita nell'ambiente - una parte del materiale filtrato dalla discarica ha raggiunto prima la Fitta, poi il rio Salone ed inevitabilmente - ma si spera in minima quantità - anche il Sarca. Oggi dovrebbe esserci un nuovo sopralluogo ai piedi della Maza.
Davide Pivetti

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Inceneritore sì, inceneritore no?

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