Grazie alla mobilitazione degli uomini della Forestale altogardesana e all'intervento dei vigili del fuoco di Arco e di Dro, la falla è stata il più possibile contenuta. L'allarma è scattato ieri mattina e in pochi minuti sul posto era già arrivato l'ispettore capo della Forestale, Ezio Berteotti, con altri due uomini del corpo. Che poi hanno fatto intervenire i vigili del fuoco di Arco e quelli di Dro in sostegno, per arginare il percolato con i sacchetti di sabbia.
Solo con i risultati degli accertamenti fisico-chimici sarà possibile capire la gravità della situazione. «Siamo pittusto preoccupati - diceva ieri il comandante Berteotti - quello che abbiamo visto è un percolato anomalo, molto più denso dei precedenti. Un dato poco rassicurante. Non sarà facile capire da dove sia filatrato e perché. Ma soprattutto dobbiamo cercare di capire al più presto cosa potrebbe accadere quando ricomincerà a piovere. Nei prossimi giorni sono annunciate precipitazioni anche in zona». Di quanto rinvenuto ieri mattina alla «Maza» è stata informata anche la Procura della Repubblica di Rovereto, che già si era interessata degli episodi precedenti. Nonostante il tempestivo intervento della protezione civile - che è riuscita a ridurre significativamente la quantità di sostanza finita nell'ambiente - una parte del materiale filtrato dalla discarica ha raggiunto prima la Fitta, poi il rio Salone ed inevitabilmente - ma si spera in minima quantità - anche il Sarca. Oggi dovrebbe esserci un nuovo sopralluogo ai piedi della Maza.
Davide Pivetti
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Inceneritore sì, inceneritore no?
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