martedì 13 marzo 2012

Contrordine Compagni!


Aggredito davanti al Circolo operaio San Giorgio,
nove nomadi ubriachi hanno preso a calci un volontario: costola rotta

ROVERETO. Picchiato senza risparmio da un gruppo di nomadi ubriachi, è finito in ospedale con una costola rotta e gli arti tempestati di lividi. Tutto per aver tentato di persuadere il gruppo, incattivito dagli alcolici, ad uscire dal Circolo operaio di San Giorgio dove stavano infastidendo i soci. Fabrizio Lorenzi, ex consigliere comunale, ci è rimasto male. «Alcuni di questi giovani li conosco, uno abita qui vicino. Non mi aspettavo una reazione simile».
Il gruppetto, composto da nove nomadi, era entrato al Circolo attorno domenica pomeriggio. Non hanno fatto nulla per nascondere di essere alterati dall'alcol, tanto che la donna al bancone (moglie di Lorenzi) ha rifiutato loro da bere. Questi hanno insistito e uno di loro, che si fa chiamare Elvis, ha chiesto di parlare con Lorenzi. La moglie lo chiama e il nomade chiede a Lorenzi di lasciar correre. «Dài, stiamo festeggiando un compleanno, lasciaci bere qualcosa». Lorenzi tiene duro: «No, sapete bene che non potete restare lì. Non siete soci dei Circolo». Ma Elvis insiste, e siccome Lorenzi ha un'idea precisa di cosa significhi mettersi a discutere con un gruppo numeroso e ubriaco, acconsente, ma a una condizione: «D'accordo - spiega a Elvis -, ma solo una birra. Poi ve ne dovete andare». Incassato l'ok dei nomadi, Lorenzi si veste e si prepara per uscire: vuole andare di persona al Circolo per capire cosa sta succedendo.
Quando arriva, pochi minuti più tardi, gli si fa incontro un ragazzo del Circolo. Racconta che i nomadi volevano giocare al biliardo in quel momento occupato dallasua compagnia, e che era nata un'accesa discussione in merito a chi avesse diritto di giocare. Infatti i nove nomadi erano già all'esterno del Circolo, e stavano discutendo con gli altri ragazzi e la banconista. A dirla tutta, avevano iniziato a insultare la donna con epiteti pesantissimi e minacciosi. «Quando sono arrivato ho chiesto a Elvis cosa stesse succedendo e li ho invitati ad andarsene. Lui m'ha risposto "Sei un razzista". E poi insulti, minacciando di violentare mia moglie. "Spacchiamo le gambe ai tuoi cavalli" m'hanno detto, sanno che ho la passione dell'equitazione. Poi m'ha sputato in faccia. A questo punto ho fatto un passo avanti, ma non ho avuto il tempo di dire nulla perchè gli altri otto che mi stavanmo attorno m'hanno scaraventato a terra, iniziando a prendermi a calci. Qualcuno dei ragazzi ha chiamato i carabinieri e i nomadi, appena capito che lì sarebbe arrivata presto una pattuglia, sono fuggiti».
Tra i ragazzi che hanno assistito all'aggressione, alcuni hanno avuto la prontezza di copiare su un foglio i numeri di targa delle due auto su cui i nomadi sono fuggiti: una Alfa e una Golf. Consegnatele ai carabinieri, hanno però scoperto subito che quei numeri serviranno a poco. Corrispondono infatti ad altre auto. E' dunque probabile che si tratti di targhe autentiche ma smontate da altre vetture.
Ieri Lorenzi si è recato dai carabinieri per sporgere denuncia. Per ora contro ignoti. «Tre o quattro dei miei aggressori li saprei riconoscere subito». Già, ma mancano ulteriori appigli. I nomi, le foto segnaletiche, un riconoscimento di massima. Nei prossimi giorni i militari dell'Arma provvederanno a sentire gli altri testimoni dell'aggressione, a partire dalla moglie di Lorenzi.

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Obbedienza cieca, pronta, assoluta. - Contrordine compagni! 
La frase pubblicata sull'Unità: "Riempite i circoli di rom" contiene un errore di stampa e pertanto va letta "Riempite i circoli di rum"

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