venerdì 19 agosto 2011

La meglio gioventù



Spacciavano droga
in centro sociale, presi


TRENTO - Quattro giovani arrestati, fra cui un immigrato irregolare tunisino sbarcato a Lampedusa nell'aprile scorso, altri sette denunciati, più di un kg fra hashish e eroina sequestrati e un centro sociale perquisito: questo il bilancio di un'operazione antidroga condotta a Dro dai carabinieri del nucleo operativo di Riva del Garda.

In carcere sono finiti una coppia di roveretani di 26 e 34 anni (accusati di rifornirsi a Trento di eroina dall'immigrato tunisino, anch'egli arrestato) e un giovane di 24 anni di Dro che secondo l'accusa riforniva di hashish la piazza di Dro sfruttando anche un centro sociale giovanile all'interno del quale sarebbero avvenuti - secondo i carabinieri - numerosi scambi di dosi.

L'intera operazione, denominata 'Bella Li" ed effettuata con intercettazioni ambientali e telefoniche, pedinamenti e sequestri di dosi ai consumatori, si è affiancata all'indagine che il mese scorso ha consentito il sequestro sempre a Dro di 750 grammi di hashish "Bourbouka"

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Sono questi i vostri giovani che vi dovevano salvare?

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«Spacciava al centro giovanile»
In carcere un giovane droato di 24 anni e i suoi due fornitori roveretani


DRO. I carabinieri di Riva ne sono convinti: il centro sociale giovanile gestito a Dro dall’associazione Bas e ospitato in un edificio del Comune, è uno dei luoghi in cui fino all’altro giorno si spacciava allegramente droga. A portarcela sarebbe stato un giovane del luogo, finito giovedì in carcere insieme ai suoi due presunti fornitori roveretani. Il vertice di questa piccola rete di spaccio è stato invece arrestato il 13 luglio. Si tratta di un tunisino sbarcato in aprile a Lampedusa, ma già saldamente inserito nel “giro”.
Ieri il capitano Garzja e il tenente Oxilia hanno fornito questi e molti altri particolari dell’operazione denominata «Bella lì» dal modo di salutarsi e di comunicarsi la disponibilità di droga in voga tra spacciatori e consumatori. Quattro mesi di indagine al termine della quale, oltre ai quattro arresti (nel novero va considerato anche Cristiano Zuccherini, barista droato che il 20 luglio era stato trovato in possesso di 138 ovuli di hashish “bourbouka», pari a 750 grammi), a 7 denunce e a 36 segnalati, i carabinieri hanno sequestrato un quantitativo di sostanza stupefacente di tutto rispetto: un chilo di hashish e quasi un etto di eroina.
Il «fumo» sarebbe stata la “specialità” del ragazzo di Dro. Di lui i carabinieri, su disposizione del magistrato, forniscono solo l’età: 24 anni, e le iniziali: B.A. Il droato, che risulta disoccupato come i compagni di disavventura, si riforniva dalla coppia roveretana formata da L.G., pregiudicata di 34 anni, e S.G.L di 26. Questi a loro volta reperivano la droga sulla piazza di Trento, dove negli ultimi mesi operava il tunisino Mohammed Feridhamadi.
Per tornare al centro sociale - che fra l’altro occupa, ironia della sorte, la vecchia sede della stazione dei carabinieri di Dro, proprio di fronte alla biblioteca comunale - i militari lo hanno perquisito da cima a fondo nella giornata di giovedì. A parte parecchio sudiciume e disordine, non vi hanno trovato nulla degno di nota, tantomeno droga. Eppure, sulla base dei risultati scaturiti da intercettazioni ambientali e telefoniche, appostamenti e pedinamenti, nonché sequestri e perquisizioni domiciliari e personali degli indagati, i carabinieri di Riva sostengono che il ventiquattrenne arrestato “riforniva la piazza droata sfruttando anche il centro sociale giovanile, all’interno del quale si compivano numerosi scambi di dosi”. Gli incontri per la consegna della droga tra lui e la coppia di Rovereto avvenivano invece in centro a Dro.
La soddisfazione dei carabinieri per aver posto «un ulteriore freno allo smercio di stupefacenti nel Basso Sarca e nel Roveretano» non è condivisa fino in fondo dai droati. C’è chi ricorda che il centro giovanile della «Bas», aperto diversi anni fa per togliere i ragazzi dalle strade e dalle panchine, non ha mai dato problemi, anche perché l’associazione, che ha i locali in comodato gratuito, deve rispettare una convenzione stipulata con il Comune e una serie di regole precise. (d.r.)

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Le regole precise del comune prevedono, se non lo spaccio, il sudiciume e il disordine?
No, perchè se è così tutto in regola, sennò queste concessioni facili da parte dei comuni della zona sanno un pò troppo di favoritismi e amichetti.

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