sabato 30 luglio 2011

Solo un piccolo sforzo...



Chi rifiuta un alloggio Itea che gli viene assegnato
a una distanza non superiore a 15 km
dalla località che ha indicato nella domanda
sarà escluso dalle graduatorie per i successivi 5 anni


Chi rifiuta un alloggio Itea che gli viene assegnato a una distanza non superiore a 15 km dalla località che ha indicato nella domanda sarà escluso dalle graduatorie per i successivi 5 anni. È questa la mediazione che è stata raggiunta ieri tra il Consiglio delle autonomie, l'organo di rappresentanza di Comuni e Comunità di valle, e Ugo Rossi, sulla proposta di nuovo regolamento Itea presentato dall'assessore provinciale alle politiche sociali. Il testo iniziale, che ha eliminato gli ambiti in cui oggi è suddiviso il territorio all'interno delle singole Comunità di valle e nel comune di Trento, non prevedeva limiti chilometrici e imponeva un termine di 10 anni per poter presentare ancora domanda nel caso di rifiuto di un alloggio. Il Consiglio delle autonomie, con la sola astensione del sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, che avrebbe voluto che fossero mantenuti gli ambiti e non è stato del tutto soddisfatto della soluzione chilometrica, dopo la modifica ha espresso parere favorevole al nuovo regolamento, che ora sarà approvato in via definitiva dalla giunta provinciale. Cristiano Trotter, presidente della Comunità del Primiero e assessore all'edilizia pubblica, al termine della seduta alla quale ha partecipato anche l'assessore Rossi, si è mostrato soddisfatto per la mediazione raggiunta che consente di tenere conto dell'esigenza di sfoltire le graduatorie oggi «drogate» da domande multiple delle stesse persone che rifiutano gli alloggi assegnati e quella di cercare di non sradicare le persone dal loro quartiere o paese. «È stato salvaguardato il principio - commenta l'assessore Rossi - per cui se ti viene assegnata una casa pubblica devi essere disposto almeno a un piccolo sacrificio, spostarti nell'arco di 15 km, altrimenti stai fuori per 5 anni». Le Comunità di valle hanno chiesto e ottenuto inoltre che nei casi in cui rimane libero un alloggio e si debba procedere a una nuova assegnazione a decidere non sia solo Itea spa, come avviene oggi, ma ci sia l'ultima parola della Comunità di valle o del Comune nel caso di Trento. Sono confermate invece le altre novità contenute nel regolamento, di cui già il Consiglio delle autonomie aveva discusso 15 giorni fa, a cominciare dall'aumento del canone medio che passa dagli attuali 116 euro al mese a 160 euro per portarlo in linea rispetto ai ai canoni delle altre province del Nord. Gli aumenti scatteranno dall'anno prossimo per le nuove assegnazioni di alloggi, mentre per chi già paga il canone l'aumento sarà graduale e andrà a regime nel 2014. Il nuovo regolamento introduce anche delle novità per quanto riguarda il computo degli anni di residenza e di lavoro nel calcolo del punteggio per l'assegnazione dell'alloggio. L'ipotesi iniziale dell'assessore Rossi era quella di dare un punto e mezzo per ogni anno di residenza e considerare anche gli anni di lavoro, i sindacati hanno però protestato sostenendo che così si sarebbero sì avvantaggiati i trentini ma a discapito dei giovani. Per questo è stato deciso di porre un tetto massimo di 25 anni di residenza e di 20 anni di lavoro che potranno essere conteggiati per aumentare il punteggio degli aspiranti inquilini Itea. Tra le novità confermate c'è infine l'accesso anche alle coppie di fatto.

Luisa Maria Paturno per l'Adige 29/07/2011

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La proprietà della casa è un diritto, non un privilegio da ricevere per grazia della casta.
Mutuo Sociale. Subito.

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