mercoledì 1 giugno 2011

E ti chiedi come mai



La telefonata confusa di un ragazzo che chiedeva aiuto alla centrale dei carabinieri ha messo in moto una settantina di soccorritori tra la Vallagarina e l'Alto Garda nel cuore della notte tra sabato e domenica

La telefonata confusa di un ragazzo che chiedeva aiuto alla centrale dei carabinieri ha messo in moto una settantina di soccorritori tra la Vallagarina e l'Alto Garda nel cuore della notte tra sabato e domenica. Tre ore più tardi, mentre i volontari e le forze dell'ordine stavano battendo al tappeto una vosta zona intorno a Ronzo Chienis, il giovane è stato trovato sotto il palco di una festa improvvisata in mezzo al bosco. Era lì, in mezzo a centinaia di persone ed «annebbiato» dall'effetto delle sostanze stupefacenti che aveva assunto. E la sua notte «brava» l'ha conclusa all'alba nella caserma dei carabinieri di Rovereto, dov'è stato denunciato anche per procurato allarme. Tutto era cominciato poco dopo le 2 e 30 di quella notte, quando al «112» è arrivata la richiesta. «Sto male, ma non so dove sono» avrebbe detto il ragazzo al carabiniere della centrale. Poi, di fronte alla richiesta di indicazioni più precise per poterlo soccorrere, avrebbe iniziato a dare indizi vaghi: Dro, Drena, Ronzo, Santa Barbara. Non sapeva esattamente dove si trovava, ma la sua voce aveva fatto intuire subito le sue condizioni. La richiesta d'aiuto, però, non poteva essere ignorata e l'allarme è stato diramato. Si sono mobilitati subito i militari dell'Arma di Rovereto e di Riva del Garda, sono stati chiamati gli uomini del soccorso alpino di Rovereto e le unità cinofile, e sono partiti anche i vigili del fuoco volontari dei corpi di Ronzo, Mori e anche dell'Alto Garda. Una settantina di persone da coordinare, con poche indicazioni e il sospetto che chi ha chiamato non avesse realmente bisogno d'aiuto. Ma i soccorritori questo tipo di valutazioni le possono fare soltanto dopo. Dopo aver corso per rispondere subito alla chiamata, dopo aver studiato la strategia migliore per le ricerche, dopo aver perso una notte in mezzo ai boschi. È stato avvicinandosi alla zona di Sant'Antonio, tra pascoli e boschi poco distanti dall'abitato di Ronzo Chienis, che è stata scoperta questa festa. Una «manifestazione non autorizzata» nel gergo delle forze dell'ordine, forse un «rave party» visto il cocktail di musica assordante, alcool e sostanze stupefacenti. Tutt'attorno al palco centinaia di persone, molte delle quali provenienti da fuori provincia e accampate nei prati lì attorno. In mezzo a tutti, sotto il palco, c'era il ragazzo in questione. Avvicinato dai pompieri ha negato d'essere stato lui a chiedere aiuto, ma è stato portato in caserma dai carabinieri del radiomobile dov'è stato segnalato per uno di sostanze stupefacenti. Feste di questo tipo non sono una novità in val di Gresta durante l'estate. «Più spesso le organizzano, senza autorizzazione naturalmente, sul Doss alt» racconta il sindaco di Ronzo Chienis, Mirko Martinelli. Lui è stato avvertito dell'accaduto domenica mattina ed ha raccolto anche le lamentele del contadino che quel giorno avrebbe dovuto portare il suo pascolo sui prati comunali di Sant'Antonio: «Ma ha trovato l'erba tutta calpestata, inutilizzabile. Così come la gente che frequenta questi posti per un pic-nic si lamenta nel trovare ragazzi ubriachi di prima mattina accampati sui prati. Per non parlare dell'ambiente: queste festa, in cui si contano centinaia di persone e la musica è assordante, spaventano anche gli animali. Una volta gli organizzatori hanno scelto un luogo che il giorno dopo sarebbe dovuto essere il campo base per un campeggio di scout e i genitori erano preoccupati all'idea di quel che avrebbero potuto trovare lì i loro ragazzi». L.Pi.

l'Adige 01/06/2011

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Vi chiederete: «Come mai?», è perché avete rinunciato a difendere il futuro di ciò che vi è stato dato
E per questo i vostri figli non vi sanno rispettare, non conoscono il rispetto, non hanno niente da imparare
Sempre allegri e pronti a tutto alle cinque di mattina imbottiti di pasticche, merendine e cocaina
Sono questi i vostri giovani che vi dovevano salvare, sono andati fuori strada con la macchina del padre
Sono questi i vostri giovani a cui avevate insegnato i valori della pace e gli errori del passato
Sono questi i vostri giovani, democratici, sinceri, rimbambiti da giochetti, puttanate e cellulari!

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