martedì 28 giugno 2011

Dellai is watching you!



Piazza Dante, un posto fisso di polizia
Dellai e Andreata d'accordo su un pacchetto di misure

I trentini non dovranno rinunciare a brandelli di vita collettiva nella loro città. E nemmeno a un metro quadrato di fruibilità del loro territorio. Questa è stata la promessa che Lorenzo Dellai e Alessandro Andreatta hanno fatto alla comunità trentina dopo i fatti di ordine pubblico che hanno interessato il capoluogo la settimana scorsa. Le decisioni: un posto di polizia fisso in piazza Dante, maggiori risorse finanziarie al Comune per poter mantenere un numero adeguato di vigili urbani e un anticipo di fondi affinché la progettata nuova strutturazione urbana di piazza Dante possa essere completata nel più breve tempo possibile. D'ora in poi, comunque, i gruppi di profughi che il governo girerà al Trentino non stazioneranno nel capoluogo, se non per tempi minimi. Il governatore e il sindaco di Trento hanno preso sul serio i disordini avvenuti nei dintorni di piazza Dante tra martedì e mercoledì. In una serrata conferenza stampa hanno voluto indicare le misure che dovranno riallineare quel pezzo di città col resto del tessuto urbano in termini di sicurezza e vivibilità. «Col sindaco - ha detto Dellai - abbiamo condiviso il fatto che questi fenomeni vanno giudicati senza strumentalizzazioni. Sbagliato sovradimensionarli, in forma allarmistica e strumentale, ma altrettando sbagliato sarebbe trascurare il fatto che potrebbe trattarsi di un campanello d'allarme». Dellai ha garantito ai trentini «che la pubblica amministrazione continuerà ad avere sotto controllo il territorio così come è sempre stato in passato». Pur se oggi viviamo un'epoca di processi dirompenti, demografici, economici, sociali, più grandi del Trentino, dell'Italia e a volte della stessa Europa. «Totale ed assoluta sinergia tra Provincia e Comune» hanno detto Dellai e Andreatta, cancellando l'impressione che si era avuta negli scorsi giorni, relativa al ridimensionamento dei fondi per il Progetto provinciale di sicurezza e quindi anche del numero di vigili urbani a Trento. Dellai ha messo subito i piedi nel piatto, spiegando nei particolari quattro iniziative prese di comune accordo col sindaco: «Gestiremo l'emergenza profughi evitando il più possibile di usare strutture che stanno nella città di Trento. Di fronte all'allarme sociale la Provincia cercherà soluzioni sul territorio». Così si eviteranno contatti "impuri" come accaduto tra il gruppo di subsahariani e ragazzi maghrebini nei giorni scorsi. «La Provincia poi sosterrà finanziariamente il Comune affinché dove c'è l'ex palazzina dell'Azienda autonoma di soggiorno, al confine di piazza Dante, sorga un posto fisso di polizia, quella locale, magari affiancata da carabinieri, questura e anche Finanza». L'operazione ha spiegato Dellai sarà conclusa entro fine anno: demolizione dello stabile che ha ospitato l'Azienda di soggiorno e costruzione di una struttura in legno. «Ospiterà un distaccamento di vigili urbani che secondo noi - spiega Dellai - potrebbe essere gestito però anche in corcorso con le altre forze di polizia». La Provincia poi fornirà finanziamenti al Comune affinché anticipi la realizzazione dei lotti di sistemazione di piazza Dante e dintorni, che erano previsti per i prossimi anni. «Un modo per rioccupare anche in termini psicologici - hanno detto Dellai e Andreatta - questo spazio all'uso civico quotidiano: e qui dovremo avere la collaborazione di associazioni e privati». Se in piazza ci sono iniziative, il territorio è sotto controllo e sottratto alla microcriminalità che ne ha fatto la sua base. Ultimo ma non ultimo, il numero di pizzardoni a disposizione di Palazzo Thun. C'era stata maretta la settimana scorsa: «Se i fondi verranno tagliati al Progetto sicurezza della Provincia - aveva affermato Andreatta - noi dovremmo tagliare il numero di vigili». Oggi la cosa è stata superata. «Noi, con un attento monitoraggio, - ha detto Dellai - forniremo risorse, già disponibili per il 2011, a specifiche iniziative del Comune di Trento. Ordinarie o strutturali. Daremo insomma priorità assoluta al Comune di Trento in questo campo, per rispondere a situazioni prioritarie». Insomma, se Trento ha bisogno che il numero di vigili urbani non venga tagliato, non lo sarà. Ma Dellai e la giunta pretendono che il Comune investa, rispetto a questa nuova disponibilità, solo e solamente nell'ambito della sicurezza: «Micro progetti per potenziare le attività di polizia locale» conferma il presidente. Questi finanziamenti, insomma, non potranno essere usati, ad esempio, per fare più multa per divieto di sosta, o per mettere mettere più autovelox su via Brennero . Non c'è la guerra civile a Trento. Ma c'è stata una punta di emergenza a cui Provincia e Comune stanno dando risposte immediate.
l'Adige 28/06/2011

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E questi quattro stronzi ci vogliono pure impartire lezioni di democrazia, convivenza e antirazzismo? Questa non è una classe politica da dimissioni... E' una classe politica da ghigliottina.

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