giovedì 17 marzo 2011

Tu sei italiano. E hai una rivoluzione da fare.


CASAPOUND, CELEBRATI I 150 ANNI DELL'UNITA' D'ITALIA

Riva del Garda, 17 marzo – Questa mattina i militanti di CasaPound Italia hanno coperto tutto il territorio della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro con diversi striscioni per celebrare la festa dei 150 anni dell'unità d'Italia.

A Molina di Ledro, vicino al lago, è stato affisso uno striscione con la scritta “Obbedisco” e la firma “G.Gabribaldi”, in ricordo della rinomata frase scritta dal condottiero su di un telegramma diretto al Re proprio dalla piazza di Bezzecca. A Dro lo striscione recita “i bimbi d'Italia di chiaman Balilla” con la firma di “G.Mameli”, ripresa dall'Inno nazionale. Ad Arco, su un cavalcavia, lo striscione riporta un'affermazione di Giuseppe Mazzini “Vogliamo la Patria”, mentre a Riva lo striscione con la scritta “Un popolo di poeti di artisti di eroi”, che ricorda la frase iscritta sul Colosseo quadrato a Roma, è stato posto nel giardino a fianco della Rocca.

“Quest'iniziativa – scrive Alessandro Marocchi, responsabile provinciale di CasaPound Italia – s'inserisce in un ambito squisitamente culturale. Riconoscere chi sono i padri fondatori della nostra Nazione è fondamentale per poter guardare al futuro”.

“E' il filoso Giovanni Gentile ad insegnarci inoltre che la Nazione non va intesa come già esistente, un dato naturale in sé ma come qualcosa che deve venire e che non si è ancora raggiunto. Condividiamo appieno e facciamo nostro il pensiero di Gentile – conclude Marocchi – giacché la Nazione va intesa come progetto, come quella missione che ci sprona sempre a combattere secondo giustizia per quell'unica e sacra idea: l'Italia”.


Alessandro Marocchi

Responsabile CasaPound Italia Trentino

www.casapounditalia.org

Dro


Arco


Molina di Ledro


Riva del Garda


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Grande partecipazione alla solenne cerimonia di celebrazione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia ieri mattina, nell'Alto Garda

Grande partecipazione alla solenne cerimonia di celebrazione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia ieri mattina, nell'Alto Garda. A Riva, in piazza Tre Novembre erano presenti il sindaco Adalberto Mosaner, il vicesindaco Alberto Bertolini e gran parte della Giunta comunale, il presidente del Consiglio comunale Massimo Accorsi e parte del consiglio, il presidente della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro Salvador Valandro e vari membri del nuovo ente intermedio, oltre ad una folta rappresentanza delle forze dell'ordine e delle associazioni combattentistiche e d'armi. Una celebrazione che s'è svolta nella cornice tricolore di tante bandiere sventolanti. In apertura la sfilata della Fanfara alpina di Riva del Garda, quindi il solenne alzabandiera al Pilone della Vittoria, al suono dell'Inno d'Italia. «Sono lieto di rivolgere a voi il mio più cordiale saluto in occasione delle iniziative organizzate per celebrare il 150° anniversario dell'Unità d'Italia - ha detto il sindaco leggendo il messaggio del Presidente Napolitano - momento ideale per richiamare alla memoria dei cittadini, delle forze politiche e dei responsabili delle istituzioni regionali e locali gli eventi fondamentali che hanno condotto alla nascita del nostro Stato unitario, per rafforzare la consapevolezza delle responsabilità nazionali che ci accomunano. La nascita dello Stato unitario ha consentito al nostro Paese di compiere un decisivo avanzamento storico, di consolidare l'amore di Patria, di porre fine ad una fatale frammentazione, di riconoscerci in un ordinamento liberale e democratico forte dell'esperienza della lotta antifascista. L'alto dibattito in seno all'Assemblea Costituente ha portato ad identificare ideali e valori da porre a base dell'ordinamento repubblicano. Nella Costituzione l'identità storica e culturale della Nazione convive con il riconoscimento e lo sviluppo in senso federalistico delle autonomie che la fanno più ricca e più viva, riaffermando l'unità e l'indivisibilità della Repubblica. Mettendo a frutto le risorse e le potenzialità dei territori che rappresentate, e portando avanti la riflessione sul contributo delle comunità regionali e locali al moto unitario contribuirete ad ancorarle in modo profondo e irreversibile al patto che ci lega, ai valori e alle regole della Costituzione repubblicana. Certo che le celebrazioni corrisponderanno validamente a questi fini, vi ringrazio fin d'ora per la vostra partecipazione ai comuni festeggiamenti». Anche ad Arco, la cerimonia, presso il monumento ai Caduti. A rendere omaggio all'importante ricorrenza c'erano il sindaco Paolo Mattei e il vicesindaco Alessandro Betta con buona parte della Giunta comunale, una rappresentanza del Consiglio comunale. Una celebrazione aperta dall'alzabandiera, dopo il quale il sindaco Mattei ha voluto sottolineare l'importanza della ricorrenza del 150° anniversario dell'Unità e della scelta di festeggiarla con un giorno di festa nazionale: «Bene ha fatto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - ha detto il sindaco in apertura del suo intervento - nel dire no al festeggiamento nella fine settimana, che avrebbe scontato una minore incisività e un inopportuno taglio turistico. E invece è giusto che questa importante ricorrenza sia celebrata il 17 marzo. Un compleanno di fronte al quale ci si può chiedere se 150 anni sono tanti oppure pochi. Io dico che certamente sono un valore aggiunto, un patrimonio enorme, creato nel tempo a costo di guerre e sofferenze, e grazie alla passione e all'impegno di tanti giovani che per raggiungere gli ideali che li animavano sono arrivati al gesto supremo di dare la vita. Ricordare oggi degnamente quei fatti e la nostra Unità è un passo importante, tutt'altro che una celebrazione formale». Da segnalare infine l'intervento ieri mattina dei militanti di Casa Pound Italia che hanno coperto tutto il territorio della Comunità di Valle Alto Garda e Ledro con diversi striscioni: a Molina di Ledro, la scritta «Obbedisco» e la firma «Gabribaldi», a Dro «i bimbi d'Italia si chiaman Balilla», ripresa dall'Inno di Mameli, ad Arco, un'affermazione di Giuseppe Mazzini («Vogliamo la Patria»), mentre a Riva lo striscione con la scritta «Un popolo di poeti di artisti di eroi», in Rocca.

l'Adige 18/03/2011

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