martedì 15 marzo 2011

Con Usura nessuno ha una solida casa


Mutui Casa: arriva la stangata sui tassi
Il fisso passa dal 4% al 6%,
rincari di 300€ l'anno


Allarme delle associazioni dei consumatori sul rialzo dei tassi di riferimento che la Banca centrale europea deciderà il 7 aprile. Se l'aumento si limiterà allo 0,25%, un mutuo per la casa di 120 mila euro per 15 anni a tasso variabile vedrebbe la rata aumentare di 24 euro al mese, 288 euro l'anno. Se poi la Bce ritoccasse ancora i tassi durante l'anno, gli aumenti potrebbero superare il 10%. Ma l'incremento dei tassi d'interesse c'è già stato in questi mesi. Il principale parametro di riferimento per il tasso variabile, l'Euribor, è raddoppiato in un anno. E i tassi fissi, che fino a novembre vedevano ancora proposte convenienti sotto il 4%, sono balzati in poche settimane oltre il 5%, fino a sfiorare il 6% e a superarlo se si aggiungono le spese. La Bce, per contrastare le tendenze inflazionistiche alimentate soprattutto dal rialzo dei carburanti, dovrebbe aumentare fra qualche settimana il costo del denaro prestato alle banche dall'1 all'1,25%. Ma gli osservatori si aspettano un ulteriore incremento all'1,50% a giugno. I conti li fanno Federconsumatori e Adusbef. Nel caso di un mutuo decennale di 100 mila euro, l'aumento dello 0,25% porterebbe la rata mensile da 920 a 931 euro, con un aggravio annuale di 132 euro. Se il mutuo è ventennale, il rincaro annuo è di 144 euro. Nel caso di un prestito di 200 mila euro, per un decennale l'aggravio è di 264 euro l'anno, per un ventennale di 288 euro. Ma con un incremento complessivo del tasso base dello 0,50%, come potrebbe prodursi tra aprile e giugno, il rincaro per il mutuo a tasso variabile di 100 mila euro sarebbe di 276 euro annui nel caso di finanziamento a 10 anni e di 312 euro nel caso di finanziamento a 20 anni. Per un mutuo di 200 mila euro, gli aggravi salirebbero, rispettivamente, a 552 e 624 euro l'anno. Tutto questo, aggiungono le associazioni, «a patto che le banche italiane non facciano la cresta, rincarando ulteriormente i tassi». Nel frattempo, però, il parametro di riferimento più diffuso per i mutui a tasso variabile, l'Euribor, cioè il tasso a cui si prestano denaro tra di loro le banche, è raddoppiato in un anno. L'Euribor a 1 mese, riferimento ad esempio dei mutui della Banca di Trento e Bolzano , è passato dallo 0,41% del marzo 2010 allo 0,91% di questi giorni. L'Euribor a tre mesi, parametro tipico dei mutui variabili delle Casse Rurali e di Unicredit , è balzato nello stesso periodo dallo 0,66% all'1,19%. Federconsumatori e Adusbef criticano le banche che l'anno scorso consigliavano i tassi variabili invece di «irripetibili» tassi fissi. Il Centro tutela consumatori di Trento ne aveva censito a novembre di più bassi del 4%. Ma quell'epoca è finita. Il tasso fisso «Mutuo spensierato» di Bnl Paribas , che era al 3,99%, è oggi salito al 4,50% per un mutuo decennale e al 5,30% per un finanziamento a 25 anni. Il «Domus fisso» della Btb è passato, per il decennale, dal 3,95 al 4,75% e dal 4,60 al 5,45% per un mutuo a 25 anni. Nel caso del mutuo a tasso fisso di Unicredit , su 15 anni il tasso è passato dal 4,75% di novembre al 5,80%, su 20 anni è salito dal 4,80 al 5,85%. Il fisso di Banca Sella Nord Est Bovio Calderari , che lo scorso novembre variava, in base alla durata, dal 4,39 al 4,94%, ora è al 5,95%. La proposta di tasso fisso di Poste Italiane è salita dal 4,39 al 4,70% per i mutui a 10 anni e dal 4,91 al 5,11% per quelli a vent'anni.

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Come aveva detto un comico: non capisco perchè se io presto i soldi alla banca i miei soldi valgono l'1% se è tanto, mentre se la banca li presta a me i suoi valgono il 6%...
Le banche alzano i tassi fissi (se non è usura questa...) e lo stato non difende i cittadini. Il sogno dell'economia al di sopra dell'uomo è realtà.
Mutuo Sociale. Subito.

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